Messa Mandato catechisti operatori pastorali-lancio attività, oratorio!
Il 2 ottobre la parrocchia ha ufficialmente lanciato le attività pastorale di questo anno. Durante l’omelia il parroco ha lanciato il tema del piano pastorale riportato in parrocchia con un esempio plastico: due spugne per fiori e due bacinelle d’acqua piene.
Dopo l’omelia il direttore dell’oratorio dall’ambone ha invitato i catechisti, i nuovi entrati, gli operatori pastorali dei gruppi , 1 genitore del 1 anno comunioni, 1 genitore del 2 anno comunione, 1 genitore dell’oratorio, 1 genitore del 1 anno cresime, 1 genitore del 2 anno cresime, il comitato, ad alzarsi in piedi e mettersi per ricevere il mandato.
Il parroco ha chiesto a tutta la comunità di fare la professione di fede battesimale. Successivamente ha chiamato gli eletti a fare la loro professione di fede specifica rispondendo al Sacerdote.
Finita l’interrogazione il parroco ha fatto l’augurio e ha chiesto un applauso di gioia e riconoscenza.
Lancio oratorio e mandato catechisti e operatori pastorali:
Il lancio delle attività sottolinea il lasciarsi trafiggere, il lasciarsi amare, e quindi l’ascolto, la formazione di tutti. Perciò il segno del lancio ha svolto in due modi.
1) Prima della benedizione c’era:
- Preghiera di Giovanni XXXIII proiettata e ascoltata attraverso il proiettore: “SOLO PER OGGI”.
- Dopo la Benedizione finale è stato proiettato il canto di Giorgia
e il sacerdote ha invitato tutti i ragazzi, bambini, chi ha ricevuto il mandato, e l’intera comunità di radunare in cortile per il gioco con l’acqua.
Con questo gioco il parroco ha sottolineato che l’acqua penetra il tutta la spugna solo se essa è adagiata sull’acqua, così la spugna diventa piena gradualmente. Questo Cristo ci vuole trafiggere con il suo amore e ciò avviene se ascoltiamo e non siamo frettolosi. Quindi c’è di sicuro tutto il desiderio di Cristo di penetraci-trafiggere, siamo noi che dobbiamo lasciarlo fare. All’esterno simbolicamente ognuno di noi è quella spugna che vuole essere trafitta, penetrata dall’amore dell’altro. Perciò ognuno esprimerà l’intenzione di voler entrare in comunque con l’altro, profondamente fino al pensiero assurdo che l’acqua possa non solo bagnare esternamente, ma internamente, nell’anima. Questa dicesi: grande gesto di responsabilità, di comunione, di interesse, senza rimanere alla superficie.
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